Progetto ricerca
tumori cerebrali
Finanziamo il progetto REGOMA
Protocollo internazionale che ha come centro coordinatore l’Istituto Oncologico Veneto nello studio dell’utilizzo del REGORAFENIB per il trattamento verso il glioblastoma, tumore cerebrale
Professor Giuseppe Lombardi, referente tumori cerebrali I.O.V.
Dopo vent’anni, l’unico studio al mondo che valuta l’efficacia di un nuovo trattamento verso il glioblastoma, aumentando la sopravvivenza dei pazienti con recidiva.
Per il triennio 2021-2023, abbiamo donato 120.000 euro per finanziare il Dottorato di ricerca della Dott.ssa Marta Padovan nell’equipe di ricerca sui tumori cerebrali dell IOV del Dott. Lombardi dedicato al progetto Regoma.
innovazioni terapeutiche per il glioblastoma
Gli Studi REGOMA-1 e REGOMA-2
Gli studi REGOMA-1 e REGOMA-2 stanno rivoluzionando il trattamento del glioblastoma, dimostrando l’efficacia di Regorafenib nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti recidivanti. REGOMA ha mostrato risultati promettenti, mentre REGOMA-2 esplora l’uso precoce di questo farmaco in combinazione con altre terapie per massimizzare i benefici.
Progetto ricerca tumori cerebrali
cos'è il glioblastoma?
Il glioblastoma è il tumore cerebrale più aggressivo e rappresenta circa il 60% dei tumori maligni del sistema nervoso centrale. Colpisce prevalentemente adulti sopra i 40 anni, con un picco di incidenza attorno ai 64 anni. Sebbene siano stati compiuti importanti progressi nella comprensione della sua biologia, le attuali terapie mirano principalmente a rallentare la malattia piuttosto che a curarla, rendendo la gestione multidisciplinare essenziale.
Il glioblastoma si presenta quasi esclusivamente in forma sporadica, senza una causa ereditaria specifica. Tuttavia, in rari casi, può essere correlato all’esposizione a radiazioni o a sindromi genetiche rare, come la sindrome di Li-Fraumeni. Le cause esatte rimangono sconosciute, ma la ricerca continua a esplorare i meccanismi genetici e molecolari che portano allo sviluppo di questa neoplasia aggressiva.
I sintomi del glioblastoma variano a seconda della posizione del tumore nel cervello e includono cefalea, nausea, crisi epilettiche, disturbi cognitivi e di memoria, difficoltà motorie o sensoriali, problemi di visione e linguaggio, e cambiamenti di personalità. Questi sintomi possono manifestarsi all’esordio della malattia o durante la sua progressione, impattando gravemente sulla qualità di vita del paziente.
- Glioblastoma Primario: La forma più comune, che si manifesta senza precursori di grado inferiore, ed è generalmente più aggressiva.
- Glioblastoma Secondario: Deriva da tumori astrocitici di grado inferiore che evolvono nel tempo in tumori di grado IV. Questo tipo tende a presentarsi in persone più giovani rispetto al glioblastoma primario.
La diagnosi del glioblastoma è resa più precisa grazie alle nuove tecnologie, come il sequenziamento genetico. Il trattamento standard prevede un intervento chirurgico seguito da radioterapia e chemioterapia con Temozolomide. I pazienti che presentano la metilazione del gene MGMT mostrano una risposta migliore al trattamento, con un miglioramento della sopravvivenza rispetto alla sola radioterapia.
Nonostante le attuali terapie siano limitate alla gestione della malattia, la ricerca continua a fare progressi. Progetti come REGOMA-1 e REGOMA-2, coordinati dall’Istituto Oncologico Veneto, puntano a migliorare le prospettive di cura del glioblastoma, studiando nuovi trattamenti come il Regorafenib e la sua combinazione con terapie standard e sperimentali.
A causa della complessità del glioblastoma, è essenziale un approccio multidisciplinare. Oncologi, neurochirurghi, radioterapisti, neurologi e altre figure mediche specializzate collaborano per offrire al paziente un piano di trattamento personalizzato e completo, che migliori sia la sopravvivenza che la qualità della vita.
Sebbene il glioblastoma rimanga una malattia incurabile, gli studi in corso puntano a identificare nuovi marcatori molecolari e genetici che possano condurre a trattamenti più efficaci. La ricerca continua è fondamentale per scoprire terapie innovative e migliorare le prospettive terapeutiche per i pazienti con glioblastoma.