Città venete
cardio protette

progetto piccolo principe

Con il progetto piccolo principe doniamo, installiamo e formiamo all’uso di defibrillatori per rendere le nostre citta’ cardio protette

Mission

  • Donazione, installazione e formazione all’uso di defibrillatori nelle scuole, nelle chiese e nelle aree verdi delle città venete per un tempestivo soccorso.

  • Sensibilizzazione al Primo Soccorso e all’uso del defibrillatore.

progetto piccolo principe

Arresto Cardiaco in Età Giovanile

L’arresto cardiaco in età giovanile e pediatrica è un evento raro ma sconvolgente, che può colpire individui apparentemente sani, inclusi coloro che praticano attività fisica a livello agonistico. Sebbene l’incidenza aumenti con l’età, colpire un giovane in salute ha un impatto devastante su familiari, amici e comunità. La causa è spesso legata a condizioni cardiache sottostanti, alcune ereditarie, che possono manifestarsi improvvisamente e senza preavviso.

Viene definita “morte cardiaca improvvisa” la morte per cause cardiache che avviene entro un’ora dall’esordio dei sintomi, anche talvolta in assenza di tali, in soggetti apparentemente sani.

Nelle cardiomiopatie strutturali il cuore risulta morfologicamente alterato, ad esempio nella cardiomiopatia ipertrofica vi è un ispessimento inappropriato delle pareti del cuore, nella cardiomiopatia dilatativa vi è un aumento dei volumi del cuore che pompa poco e nella cardiomiopatia aritmogena il muscolo del cuore viene sostituito progressivamente da una cicatrice. Nelle malattie elettriche sono spesso presenti alterazioni a carico dei canali che regolano il flusso di ioni a livello delle membrane cellulari (da cui il nome di canalopatie, che includono sindromi note come Brugada, QT lungo o corto e tachicardia ventricolare polimorfica catecolaminergica). Queste alterazioni predispongono all’insorgenza di aritmie fatali.

Fino al 20% dei casi, soprattutto in età pediatrica, l’arresto cardiaco può avvenire in soggetti con un cuore strutturalmente sano, in cui uno screening cardiologico accurato (ecocardiogramma, risonanza, TAC) o l’autopsia, nel caso di esito infausto, non rivelano alcuna alterazione morfologica e/o funzionale.


A tutt’oggi le cause rimangono ipotizzate, da malattie misconosciute focali non identificabili dagli strumenti in nostro possesso, a nuove malattie puramente elettriche potenzialmente ereditarie, a cause esterne (tossiche, farmacologiche, ambientali, ecc.).

I segni di arresto cardiaco includono perdita di coscienza, assenza di polso e respiro, cianosi e convulsioni. Il cervello inizia a soffrire di mancanza di ossigeno entro pochi secondi, portando a perdita di riflessi, tono muscolare e, in alcuni casi, contratture muscolari. Il riconoscimento rapido di questi sintomi è cruciale per salvare la vita della persona colpita.

La prevenzione dell’arresto cardiaco giovanile si basa sulla diagnosi precoce di condizioni cardiache sottostanti. Screening cardiologici, come elettrocardiogrammi e risonanze magnetiche, possono aiutare a identificare i soggetti a rischio. Nei giovani con cardiomiopatie o malattie elettriche, l’astensione dallo sport competitivo e controlli periodici sono essenziali per ridurre il rischio di aritmie maligne.

In caso di arresto cardiaco, la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e la defibrillazione precoce possono aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza. La defibrillazione entro i primi tre minuti dall’evento può aumentare la probabilità di sopravvivenza fino al 70%. La Legge Salvavita in Italia consente l’uso del defibrillatore semiautomatico anche a personale non medico formato, promuovendo la disponibilità di queste apparecchiature nei luoghi pubblici.

Il Progetto Piccolo Principe è un’iniziativa volta a rendere le città cardio-protette, attraverso la donazione e installazione di defibrillatori nelle scuole e negli spazi pubblici. Oltre a migliorare la disponibilità di dispositivi salvavita, il progetto si impegna a fornire formazione sulla rianimazione cardiopolmonare, sensibilizzando la comunità sull’importanza di un intervento tempestivo in caso di emergenze cardiache.

L'importanza dei Defibrillatori

La sopravvivenza all’arresto cardiaco è solo del 2%, ma aumenta fino al 70% se la defibrillazione avviene entro tre minuti.

Oltre il 60% degli arresti cardiaci avviene in aree pubbliche, spesso alla presenza di testimoni, rendendo essenziale la diffusione dei defibrillatori nelle città per interventi tempestivi.

Il nostro grande obiettivo è dotare di defibrillatori:

-AREE VERDI
-SCUOLE

-CHIESE
-VOLANTI DELLE FORZE DELL’ORDINE E ALTRI PRESIDI MOBILI

Solo in questo modo riusciremo a permettere di rendere l’intervento di defibrillazione il più tempestivo possibile.

cosa abbiamo fatto fino a oggi

La Fondazione Ometto E.T.S. con il Progetto Piccolo Principe ha già donato:

defibrillatori
nelle aree verdi

7 lungo la Restera di Treviso
4 lungo il Sentiero degli Ezzelini
di Castelfranco Veneto
4 al Comune di San Martino
di Lupari

defibrillatori
nelle scuole

3 all’Istituto Barbarigo di Padova
1 all’Istituto Ardigò di Padova
1 all’Istituto comprensivo di Lozzo Atestino
1 all’Istituto comprensivo Selvazzano
1 alla Scuola Italo Cinese
3 all’Istituto Bruno Ciari

altri defibrillatori donati

1 all’Ufficio Scolastico Territoriale
di Padova (ex provveditorato)
1 alla Cattedrale del Duomo
di Padova
1 al Conservatorio Pollini
1 alla Basilica di Santa Giustina
1 a Casa Priscilla
1 all’azienda Teloni Tosetto
7 alle Volanti della Polizia

AD OGGI
40

Defibrillatori già donati

7

Volanti donate alla polizia

PROSSIMO OBIETTIVO
30

Defibrillatori alle Forze dell’Ordine

3

Defibrillatori per il Bassanello.